LETTERA A CASA D'UN COSMONAUTA RUSSO Non sapevo e non lo so non sappiamo farne senza E' un problema d'emergenza e buca il vetro dell'oblò. I mercanti del legname nella lega organizzati Con i muscoli abbronzati svelti accendono i motori svelti accendono i motori. Non volevo ma le vedo sono sotto i nostri passi Sono macchine in manovra a macinare pure i sassi Minatori in fondo al mare sulla schiena alle montagne A torturare la corteccia per guarirsi le ferite Non capivo ma la guardo questa grande polveriera Che ci sto seduto sopra che nemmeno me ne accorgo E mi sporgo fino all'orlo a questa strana ciminiera a questa altissima ciminiera C'e' la guerra a fare centro chi sta dentro venga fuori Si prepari per il viaggio a una spanna dal duemila E' un problema di coraggio se avremo fiato in gola Di sicuro questa volta lo faremo tutti in fila se avremo ancora fiato in gola Non sappiamo cosa dire come fare a rifiutare Non sappiamo quasi niente non sapevo e non lo so Cosa resta d'importante e filtra il buio dall'oblò E buca il vetro dell'oblò Non capivo ma la guardo questa grande polveriera Che ci sto seduto sopra che nemmeno me ne accorgo E mi sporgo fino all'orlo a questa strana ciminiera a questa altissima ciminiera