FRAGOLE E PUGNALI (G.Kuzminac - S.Contin) Piove da ieri e il vapore sui vetri nasconde i sentieri e il bosco, dove all'estate andavamo a dare calci alle pigne, e sotto alle vigne, di grappoli d'oro riflesso, gridavi il mio nome quando le api agitate inseguivano il cane. Piove ed insisto a giocare da solo agli scacchi e spostare pedine, spiando le gocce attraverso i ricami delle tendine, apro e richiudo cassetti, soffiando la polvere e le sue allergie, non trovo parole speciali da usare in nuove poesie. Sono qui, l'inchiostro sulle dita e ricordi in lame', sono qui in un sogno demode', che se vuole ti puo' far male come un riflesso di pugnale. Sono qui.... senza te. Gli sguardi di quelle ragazze quando volavo su Vienna e Trieste erano uguali a gerani in fila alle finestre. Forse il destino o forse e' gia' tardi, perche' c'e' un motore che aspetta e sulla coda una coppia di angeli pronti a gridare vendetta. Ma io, L'inchiostro sulle dita e ricordi in lame', resto qui in un sogno demode' le tue labbra di fragole e miele come riflessi in pieno sole. resto qui, senza te.